Editrice Morcelliana 2023
Un piccolo principato dell’Anatolia diventa uno degli imperi più vasti e potenti della terra. Guidato da sultani come Osman I, Bayezid, Mehmed II e Solimano, estende i suoi domini su tre continenti, mettendo fine all’esperienza millenaria dell’Impero romano d’Oriente, conquistandone la leggendaria capitale Costantinopoli nel 1453 e minacciando il cuore della cristianità con il grande assedio di Vienna nel 1683. I secoli successivi sono quelli del confronto con la modernità, del “declino” o, secondo una nuova interpretazione storiografica, dell’adattamento, del cambiamento, delle riforme, in uno scenario caratterizzato dalla egemonia militare e commerciale dell’Occidente. Sarà la Prima guerra mondiale a segnare la fine dell’esperienza imperiale ottomana, con la nascita, nel 1923, della Repubblica turca. La sua storia – dalla fondazione, sotto il segno di Mustafà Kemal Atatürk (il “Padre dei Turchi”), al nuovo millennio, che vede nella Turchia un attore fondamentale nella geopolitica del Medio Oriente e del Mediterraneo – viene ripercorsa in queste pagine, che presentano anche temi trasversali normalmente trascurati: i movimenti per i diritti delle donne, gli aspetti culturali e linguistici e i nuovi scenari, come il neo-ottomanismo.
Contributi di: Çigdem Oguz, Michele Bernardini, Fulvio Bertuccelli, Ali Aydin Karamustafa, Valentina Marcella, Nicola Melis, Lea Nocera, Carlo Sanna, Tommaso Stefini.
Çigdem Oguz insegna presso l’Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, Dipartimento di Storia Culture Civiltà (DISCI). I suoi interessi di ricerca sono: la storia sociale e intellettuale dell’Impero ottomano, le relazioni tra lo Stato e la società, gli studi sulla cittadinanza, la Prima guerra mondiale, le donne e il genere nel contesto del Medio Oriente. Tra le sue pubblicazioni: Moral Crisis in the Ottoman Empire: Society, Politics, and Gender during WWI (I.B. Tauris, 2021).
il Mulino 2023
Poche storie contemporanee sono così rilevanti come l’ascesa delle monarchie del Golfo: da attori secondari sullo scacchiere mediorientale a nuovo centro di gravità del Mediterraneo allargato e, infine, ad attori chiave sui delicati equilibri globali dopo l’invasione russa dell’Ucraina. Il volume racconta questa storia, per conoscere meglio i paesi che assicurano il 20% delle risorse energetiche mondiali, che agiscono come forze importanti negli equilibri finanziari e che condizionano le traiettorie politiche dal Mediterraneo, all’Africa orientale, all’Asia sud-occidentale. Dal conflitto libico alle tensioni con l’Iran, dalla sicurezza di rotte e snodi nevralgici alla delicata partita multipolare tra Stati Uniti, Cina e Russia, le monarchie del Golfo sono al centro di interessi strategici per l’Europa, come per l’Italia. Nel libro si analizzano queste dinamiche in forma chiara e si descrive il ruolo chiave che la Penisola Arabica gioca nei mercati energetici e nella transizione verso forme di energia rinnovabili.
Ponte33 - Almas - 2023
Pubblicato nel 1952, Cheshmayash (I suoi occhi), generalmente considerato una pietra miliare nello sviluppo della narrativa persiana moderna, è il romanzo con cui Bozorg ‘Alavi conclude, e consacra, la sua troppo breve carriera letteraria. La storia ruota attorno al dipinto di una donna sconosciuta intitolato I suoi occhi e il narratore assume il ruolo di detective alla ricerca di una verità da scoprire: gli occhi sono di Farangis, donna affascinante e complessa di famiglia aristocratica, che nel corso del romanzo svela il suo particolare rapporto con Makan, il famoso artista che l’ha dipinta e figura chiave dell’opposizione clandestina a Reza Shah. In I suoi occhi ‘Alavi si rivela abile nell’analizzare il sentimento amoroso dalla prospettiva femminile e riesce a fondere i suoi interessi di natura psicologica con quelli relativi all’impegno politico, facendo anche respirare il clima soffocante del regime imperiale che ha portato gli iraniani a diffidare gli uni degli altri.
Utopia 2023
Deciso a liberarsi di tutto, compresa la propria identità, il protagonista del romanzo parte per un lungo viaggio nell’intento di trovare un posto isolato dove ripararsi. Esce di casa con uno zaino sulle spalle, un mattino, all’alba. Dapprima si trascina nei parchi della città, nelle periferie, quasi come un senzatetto. Un giorno, però, si risveglia dolorante in un letto d’ospedale. Una dottoressa gli fa capire che è stato picchiato dalle forze dell’ordine, che per giunta si presentano in reparto e aprono una cartella sul suo conto.
Uscito dall’ospedale prima delle dimissioni, ormai senza più un nome, l’uomo si rimette in viaggio. È debole, comincia a dimenticare il motivo che lo ha spinto a partire. Cosa cerca? E perché? Dove sta andando? Camminando lungo una strada, viene fermato da alcuni militari che lo costringono a un rapido arresto. Quando riprende il cammino, la fame, la sete, il freddo e la pioggia lavorano il suo corpo ormai scheletrico. È vero, la mente perde lucidità, ma il suo spirito acquista leggerezza. Cos’è che cercava quando è partito? Non lo sa. Ormai l’unico suo desiderio è completare il viaggio. Ma verso dove? E perché? In un’avventura commovente tra città e montagne, innocenti e carnefici, guerriglia e silenzio, l’autore dona al lettore un’opera cardinale della nuova letteratura esistenzialista. C’è un fine, un obiettivo nel lungo cammino della vita umana? Forse sì. Ma la ricerca ha esiti imprevedibili.
Casa Editrice Altano 2023
Nel vibrante panorama letterario turco del tardo XIX secolo, emerge un romanzo straordinario che continua a incantare i lettori fino ai giorni nostri. “Amore proibito” di Halit Ziya Uşaklıgil è un capolavoro senza tempo, un intenso racconto di amore e desiderio proibiti che affonda le sue radici nelle profondità dell’animo umano.
Ambientato nella vivace Istanbul dell’epoca, il romanzo ci catapulta nelle vite di due famiglie distinte, ma interconnesse. Da un lato, c’è la famiglia della spregiudicata Firdevs Hanım, composta da Firdevs stessa e le sue due affascinanti figlie, Peyker e Bihter. Dall’altro lato, incontriamo la famiglia del ricco Adnan Bey, con i suoi figli Nihal e Bülent.
Quando Adnan Bey decide di sposare la giovane e seducente Bihter, i fili del destino vengono tessuti in un intricato intreccio di passioni segrete e segreti inconfessabili.
Le rigide convenzioni sociali e le restrizioni imposte dalla società diventano barriere invalicabili per l’amore ardente che nasce tra Bihter e Behlül, il nipote di Adnan Bey. Mentre la loro passione li consuma, l’ombra del giudizio sociale li tormenta senza tregua.
Al contempo, si accende un conflitto acuto tra Bihter e Nihal, la sua figliastra. Le due donne si trovano coinvolte in una lotta subdola ma intensa, in cui si combatte una battaglia emotiva e psicologica per affermare la propria identità e il proprio ruolo all’interno della famiglia.
Nel cuore di questa storia avvincente, Uşaklıgil ci conduce in un viaggio straordinario nella psicologia dei personaggi, senza giudicarli, ma mostrandone le emozioni complesse, i desideri tormentati e i conflitti interiori.
Pubblicato per la prima volta nel 1901, “Amore proibito” ha segnato una svolta nella letteratura turca, aprendo la strada a una nuova era di narrazione profonda e coinvolgente. Questo romanzo epico continua a catturare il cuore dei lettori con la sua trama avvincente, le sue riflessioni psicologiche e il suo ritratto vibrante della società turca dell’epoca.
Un classico senza tempo, “Amore proibito” rimane un’opera fondamentale della letteratura turca, una testimonianza della capacità dell’amore di superare ogni ostacolo e un inno alla complessità dell’animo umano. Preparatevi a essere trasportati in un mondo di desiderio e passione, dove le scelte possono portare a conseguenze devastanti e l’amore può essere il più grande dei tabù.
Nutrimenti 2023
Una storia per immagini dell’ascesa del nuovo ‘sultano’ turco, dall’infanzia alla conquista del potere. Una ricostruzione rigorosa, realizzata dal giornalista più scomodo del nuovo regime, anche per cercare di spiegare come è stato possibile che la Turchia si sia trasformata in un regime islamico autoritario.
Come ha fatto un bambino nato in una povera famiglia anatolica a diventare l’uomo forte della nuova Turchia? Due oppositori dell’attuale regime di Ankara, uno giornalista, l’altro fumettista, hanno scelto la graphic novel per raccontare l’irruenta ascesa al potere di Recep Tayyip Erdoğan.
Il presidente turco è una delle figure politiche più controverse del Ventunesimo secolo, il politico più duraturo in Turchia e in Europa, che ora cerca nuovi spazi nel Mediterraneo. Diventato sindaco di Istanbul nel 1994, come islamista moderato ha fondato il suo partito nel 2001, vincendo le elezioni politiche dell’anno successivo. Ha conquistato gli elettori con il suo carisma e ha operato severe purghe in seno all’esercito e all’amministrazione turca debellando i suoi oppositori e trasformando la Turchia da repubblica laica a paese islamico autoritario.
La graphic novel di Can Dündar, illustrata da Anwar, ricostruisce la vita del giovane Erdoğan, dai suoi insuccessi scolastici alle glorie calcistiche, dai primi passi in politica alla scalata verso il potere. E nello stesso tempo ripercorrono le tappe fondamentali della storia turca dell’ultimo secolo fornendoci un potente strumento di comprensione del presente.
Un pellegrinaggio spirituale
TS Edizioni 2023
Non si può visitare la Terra Santa senza avere tra le mani la Bibbia e non si può comprendere appieno la dimensione storica della rivelazione biblica senza conoscere la geografia della Terra Santa. Quale guida migliore, dunque, di un grande biblista per scoprire i luoghi dello Spirito, dove le più grandi religioni del mondo si sono incontrate?
Il percorso proposto dall’Autore è strutturato in quattro grandi tappe che corrispondono ai momenti fondamentali di un pellegrinaggio in Israele e Palestina: la Galilea, la regione settentrionale teatro dei primi atti di Gesù, la centrale Samaria, la meridionale Giudea e al suo centro – ma anche al centro di tutta la Terra Santa e di tutta la Bibbia – Gerusalemme, la città santa delle tre religioni monoteistiche sorelle, l’ebraismo, il cristianesimo, l’islam. All’interno di ognuna di queste grandi tappe si snodano le località concrete in cui il pellegrino passerà: i 19 centri della Galilea, le 3 soste della Samaria, i 16 luoghi principali della Giudea e i 19 siti di Gerusalemme.
Il sommario del numero 10/23 dedicato alla guerra Ḥamās-Israele nel contesto della Guerra Grande.
Un viaggio in Terra santa
edizioni e/o in coedizione con LEV - Libreria Editrice Vaticana, 2023
La proposta, arrivata direttamente dal Vaticano, era semplice e diretta: si chiedeva a Eric-Emmanuel Schmitt di fare un viaggio in Terra santa e scrivere un diario.
Lo scrittore francese ha accettato e ha trascorso un mese tra Betlemme, Nazareth, la Galilea, Gerusalemme, scrivendo un vero e proprio itinerario tra i dubbi della ragione e le aperture della fede che quei luoghi suscitano. Il risultato è questo bellissimo libro, unico da tanti punti di vista.
Con una lettera di papa Francesco all’autore.
Libreria pienogiorno 2023
È un rovente pomeriggio d’agosto quello in cui Roya ha appuntamento in una piazza di Teheran con Bahman. Si sono conosciuti in una libreria, e lei si è subito innamorata di quel ragazzo appassionato di poesia che vuole cambiare il mondo. Vogliono sposarsi proprio quel giorno, di nascosto dalla famiglia di lui, ostile alla loro unione. Ma quello è anche il giorno in cui Roya scopre quanto male può fare la Storia quando ha piani diversi dai tuoi. Passano le ore, e Bahman in quella piazza non arriva. La ragazza si trova invece nel pieno di una sommossa violenta. Un colpo di Stato, scoprirà poi. In preda al panico, vede edifici in fiamme e uomini colpiti a morte sott o i suoi occhi, mentre lei riesce per un soffi o a mettersi in salvo. Non sa perché il ragazzo non si è presentato, se ha cambiato idea, se è stato imprigionato o addirittura ucciso a causa delle sue opinioni. Quello che sa è che senza di lui la sua vita si prospetta come una sequela infinita di giorni vuoti. Tanti anni dopo, in America, dove il padre l’ha mandata per metterla al sicuro e dove si è rifatta una vita, un incidente del destino fa riemergere con forza le domande che ha dovuto soffocare nel profondo della sua anima: Perché sei sparito? Dove sei andato? Come hai potuto dimenticarmi? Quel che emergerà è una verità sconvolgente che la farà vacillare e la metterà di fronte alla caparbia forza dell’amore.
Il Saggiatore 2023
n Cronache mediorientali Robert Fisk, uno dei più celebri corrispondenti di guerra al mondo, racconta cento anni di scontri, occupazioni, trasformazioni in Medio Oriente e in tutto il bacino del Mediterraneo.
Fisk era in Afghanistan quando i russi si battevano contro il «terrorismo internazionale» e gli afghani lottavano contro «l’aggressore comunista» e in nome di Allah. Si trovava sul fronte iraniano di quella che Saddam Hussein aveva battezzato «guerra lampo». Ha visto gli israeliani invadere il Libano due volte e poi la Cisgiordania. Ha assistito alle guerre civili in Algeria, Bosnia e Kosovo. Alla guerra del Golfo di Bush padre e alle guerre in Afghanistan e in Iraq di Bush figlio.
«Il Medio Oriente lascia la sensazione che nessun evento della storia abbia mai un orizzonte finito, che non arrivi mai il momento in cui poter dire: “Adesso basta”.» Fisk ha raccontato questa terra martoriata denunciandone torture, esecuzioni e genocidi, toccando con mano ingiustizie e orrori, smascherando le menzogne che da quasi un secolo hanno portato alla morte decine di migliaia di soldati e di civili. Essere corrispondente di guerra per lui significava spiegare, certo, il chi, il dove, il come e il quando, ma anche indagare i perché. Significava cercare di «monitorare i centri del potere», sfidare l’autorità – qualunque autorità. Quest’opera non vuole essere una cronologia dei conflitti in Medio Oriente, ma la narrazione di un’unica storia scandita in diverse storie; la testimonianza in presa diretta di una guerra moderna, della difficoltà, della frustrazione, dei pericoli che corre chi è impegnato a stendere la prima versione dei fatti. Una grande epopea tra Omero, Tolstoj e Kapuściński.
Centro Ambrosiano 2023
Con questo volume inizia la pubblicazione delle conferenze inedite che padre Paolo Dall'Oglio ha pronunciato nei mesi precedenti la sua espulsione dalla Siria. Commentando la prima forma della Regola della Comunità monastica di Deir Mar Musa da lui fondata, Dall'Oglio consegna il suo testamento spirituale: un itinerario di fede personale ma anche una visione profetica sulla Chiesa e sul mondo.
Una visione che apre a nuovi orizzonti: ecumenismo, fraternità tra uomini e donne, dialogo con l'Islam... tutti temi cari al magistero di papa Francesco. Prefazione di papa Francesco.
Ancora 2023
In occasione del decimo anniversario del sequestro del gesuita Paolo Dall’Oglio, che cadrà il 29 luglio 2023, questo volume è un tentativo di rilettura della sua figura, della sua storia, della sua riflessione sul dialogo interreligioso e sui rapporti fra Oriente e Occidente, nell’oggi di un mondo sempre più lacerato e frammentato, attraversato da quella “terza guerra mondiale a pezzi” di cui parla spesso papa Francesco. Riccardo Cristiano si concentra non sull’esito, dolorosamente non ancora appurato, della vicenda di Paolo Dall’Oglio, ma sulle motivazioni che lo indussero a recarsi a Raqqa (Siria), nel quartiere generale dell’Isis, da dove non fece più ritorno. Padre Dall’Oglio emerge come un credente che si è fatto avamposto della riconciliazione tra i figli di Abramo e anche tra loro e i «post-credenti», come lui stesso li definiva, lungo il cammino di Abramo.
TS Edizioni 2023
«Il Giordano è, sì, una meta radiosa verso cui l'Israele pellegrino del deserto sinaitico tende con tutta l'ansia e la gioia del cuore. Ma il Giordano è anche una tappa da superare e lasciare alle spalle, quasi da dimenticare: la terra promessa è al di là del fiume, la meta definitiva è "oltre"».
Il Giordano è un fiume povero rispetto ai più gloriosi e maestosi Tigri, Eufrate e Nilo, eppure è divenuto un grande simbolo della speranza. Nell’immaginario collettivo è un fiume unico, ed è alla Bibbia che deve la sua unicità.
Di questo fiume che si ramifica in entrambi i Testamenti, che irrora il terreno desolato della storia, che ha purificato peccatori, bagnato malati e battezzato il Figlio di Dio, Gianfranco Ravasi vuole tracciare la biografia. Perché il Giordano è quasi una persona, una creatura vivente, come la sua storia, con un volto mutevole, una nascita e una morte, e un’esistenza tortuosa.
Attraverso la documentazione biblica e la ricerca topografica, archeologica, letteraria e artistica, il libro è un invito a conoscere, ripercorrendola, la vita di un luogo tra i più cari ai pellegrini e viaggiatori in Terra Santa. Un viaggio dall’Antico al Nuovo Testamento attraverso il “filo azzurro” di un fiume che scorre lungo tutta la storia della Salvezza.
TS Edizioni 2023
Un racconto di viaggio per conoscere tutti i segreti di una città magica, ombelico del mondo. Dieci itinerari che, come altrettante linee di un’ideale metropolitana, attraversano la Città Vecchia presentandone luoghi, storie e curiosità.
Per milioni di persone Gerusalemme è il centro del mondo: città sacra per i tre grandi monoteismi, capitale eternamente contesa, sede di importanti ritrovamenti archeologici e istituzioni culturali. Secoli di storia sono ancora leggibili nei suoi vicoli, nei palazzi, nei monumenti, ma anche nei colori, nei volti degli abitanti, nei profumi del suk, nei contrasti palpabili tra un quartiere e l’altro.
Marco Bonatti, viaggiatore in Medio Oriente da oltre trent’anni, presenta la sua Gerusalemme, raccogliendo appunti di viaggio secondo un criterio che è un gioco: immaginare le tappe della visita come altrettante linee e stazioni di una metropolitana attraverso la Città Vecchia. Una rete improbabile ma non inverosimile: le case, i muri, le strade di Gerusalemme contengono e richiamano frammenti d’Europa che si sono accumulati nei secoli. Nel labirinto della Città Vecchia siamo destinati a perderci e a ritrovare le pietre che hanno fatto il nostro cammino, perché Gerusalemme è «il luogo dove tutti siamo nati», come scrive Jean-Pierre Sonnet. Quei luoghi sono dentro di noi, ci sono stati raccontati dai pittori, dai santi, dai filosofi, dai poeti – e da Dante soprattutto, che da Gerusalemme inizia il suo viaggio.
Un libro destinato ai curiosi ma soprattutto ai perplessi, che siamo un po’ tutti noi: i credenti, messi di fronte a un mistero che non potranno mai possedere fino in fondo; i non credenti o gli agnostici, che “vedono” la fede e faticano a tuffarsi. Tutti scandalizzati (e un po’ impauriti) da una guerra strisciante e da terrorismi che durano da troppo tempo.
Il Pozzo di Giacobbe 2023
Una indispensabile indagine storica e geografica per comprendere le origini del cristianesimo. Viene magistralmente ricostruita, per i primi due secoli dell’era cristiana, la vita di Antiochia, terza città dell’Impero e capitale della provincia di Siria, e di Efeso, sede del celebre tempio di Artemide e capitale della provincia d’Asia.
Si tratta di due città di primaria importanza nel Mediterraneo orientale, entrambe determinanti per lo sviluppo e la diffusione del cristianesimo.
Attraverso l’analisi del loro sviluppo e delle loro trasformazioni sarà possibile osservare i processi che portarono all’affermazione del cristianesimo e cogliere le dinamiche politiche, sociali, economiche e culturali entro cui i seguaci di Gesù costruirono e definirono la propria identità cristiana.
Monasterium 2023
La particolare forma di ascetismo scelta dagli stiliti, uomini che hanno deciso di vivere su una colonna tra meditazioni e preghiere incessanti.
La società contemporanea, pigra e opulenta, fatica a concepire esperienze come quelle narrate in questo libro. Sono i santi stiliti, uomini che volontariamente, ma su ispirazione divina, hanno scelto una particolare forma di ascetismo: vivere su un pilastro, una colonna una rupe inaccessibile, in uno spazio angusto e perlopiù in piedi.
Giorni fatti di meditazione e preghiera incessante, ma anche di privazioni estreme e prove quasi insuperabili. Da esse si risollevano, ogni giorno più saldi e forti nella fede, che testimoniano non solo a parole ma con opere e miracoli. E, dalle colonne di pietra sulle quali trascorrono l’esistenza, insegnano ancora oggi l’amore per Dio e i fratelli fino al sacrificio e all’offerta totale di sé. Il volume riporta le vicende, spesso sconosciute, di cinque santi stiliti vissuti tra il IV e il IX secolo. Tra di loro spicca San Simeone il Giovane, la cui Vita breve è tradotta qui per la prima volta in lingua italiana.
ADELPHI 2023
A Max basta vederla, quella Rashka appena quindicenne, per rimanerne abbagliato. E dire che finora tutto filava liscio: lui e la sua bella Flora, moglie e amica, complice e amante, sono tornati a Varsavia per procurarsi della «merce» per la loro fabbrica di borsette – in realtà, carne fresca per il florido bordello che gestiscono a Buenos Aires.
Appena arrivati, si sono immersi, come un tempo, nel mondo di via Krochmalna, cuore pulsante del ghetto di Varsavia, sorta di corte dei miracoli, dove, all’inizio del Novecento, aleggia ancora un buon «odore di birra, mostarda, bagel caldi e pretzel» e trafficano i loro vecchi amici, gente come Meir Panna Acida, Leah Lingualunga, Itche il Guercio e Srulke il Tonto.
Ma, come recita un antico detto yiddish, «dieci nemici non possono fare a un uomo il male che può fare a se stesso». E così sarà di Max Shpindler, un’altra delle indimenticabili figure della vasta commedia umana che Singer ha saputo mettere in scena: cinico e donnaiolo, in apparenza pienamente soddisfatto di sé e della propria ricchezza, pronto a finanziare un gruppo di anarchici se questo gli consente di far soldi, Max è in realtà tormentato da dubbi, e da domande a cui non trova risposta, e da tentazioni di morte – un tumulto che proprio l’incontro con l’irresistibile Rashka porterà con prepotenza alla luce. Dopo Keyla la Rossa e Il ciarlatano, un terzo, strepitoso inedito del grande scrittore polacco.
Salani Le Stanze 2023
Secondo il calendario europeo è il 1905. Mentre la nave passeggeri Afrodit si avvicina al porto di Smirne, trasportando una giovane spia indiana al servizio dell’Impero Britannico, una donna sta per partorire.
La spia non sa nulla della bambina che nascerà, ma il destino ama le coincidenze, e anni dopo sarà proprio Avinas a scoprire i segreti che la piccola porta con sé, guardando la città dalla coperta di una nave, come quella notte. Ma quella sera era profumata di magnolia, limone e gelsomino, mentre diciassette anni dopo la città sarà invasa dall’odore di cherosene, incendiata dalle armate turche.
Sarà proprio una ragazza salvata da quelle fiamme, ma senza più voce, a diventare una nuova Shahrazad, a raccontare i destini intrecciati di quattro donne appartenenti a culture diverse, una greca, una turca, una levantina e una armena. Come in un concerto, le loro storie di amore e tradimento, scomparse e rinascite, profughi e spie, comporranno una musica coinvolgente, l’indimenticabile storia di un tempo perduto e di una città cosmopolita, tormentata e meravigliosa: Smirne, la Perla d’Oriente.
Dopo Elif Shafak e Ece Temelkuran, ecco una nuova, grande voce della letteratura turca, che al centro del vortice della Grande Storia mette le piccole, preziose vite di coloro che si amano e amano la terra sotto i loro piedi, al di là delle identità che potrebbero separarli.
Marsilio specchi 2023
La Turchia non è più il «malato d’Europa», il paese spento, triste, in bianco e nero che per tutto il secolo scorso ha vissuto nell’ombra dei suoi vicini, ma il protagonista indiscusso della scena internazionale. A cento anni dalla nascita della Repubblica, in un momento cruciale che tocca il destino di uno dei personaggi politici più controversi del nostro tempo, Marco Ansaldo ripercorre le vicende recenti di questa nuova potenza globale, in una marcia inesorabile che dal fascino di Istanbul, città poliedrica e prismatica, conduce alla scoperta di strategie ed equilibri che hanno trasformato Recep Tayyip Erdoğan in un odierno sultano.
Uomo fra i più influenti di questa epoca, leader scaltro e spregiudicato, «inventore di una diplomazia multipla che tratta con amici e nemici», agisce come mediatore nel conflitto fra Russia e Ucraina, gioca con destrezza i suoi assi nella partita del gas e del grano, raggiunge con l’Europa accordi sui migranti usando le frontiere come un rubinetto che apre e chiude a seconda delle convenienze. Eppure, nonostante la sua sfera di influenza geopolitica arrivi fino all’Africa e ai confini della Cina, oggi la Turchia è chiamata ad affrontare le conseguenze delle sue aspirazioni.
Di fronte all’emergenza umanitaria prodotta da uno dei terremoti più tremendi della storia, al progressivo indebolimento dell’economia, al dilagare del fanatismo islamico e alla folle ossessione di annientare i curdi, può continuare per la sua strada, reprimendo il dissenso e puntando alla conquista di mare e terra, oppure ampliare la sua visione del mondo e diventare una piena democrazia liberale. «Ne avrebbe tutte le possibilità, perché non esiste paese in grado di avere un’ambizione talmente forte e un’influenza così globale poggiando su un terreno tanto instabile. Come le faglie sismiche sotterranee che lo attraversano.»
Il terzo numero di Limes del 2023 è dedicato alla violenta crisi politica e sociale che ha investito lo Stato ebraico. Innescata dalla controversa riforma giudiziaria voluta dal governo di Binyamin Netanyahu per circoscrivere (tra l’altro) il potere della Corte suprema e votata dalla maggioranza alla Knesset (parlamento), la legge ha scatenato ampie proteste.
A queste hanno preso parte, in modo inedito, vasti settori del mondo istituzionale ed economico, oltre che degli apparati di Difesa (esercito, aviazione, intelligence). Sarebbe però riduttivo leggere gli eventi solo come mobilitazione democratica contro una legge censoria con cui il premier cerca di sottrarsi al giudizio della magistratura. L’iniziativa del governo più “a destra” della storia israeliana, entrato in carica pochi mesi fa, e la veemente opposizione che suscita si inscrivono infatti nella crisi ormai strutturale di un paese in perenne tensione tra natura ebraica (dunque etnico-confessionale) e democratica.
La dirimente figura di Netanyahu e l’estremismo delle forze ultraconservatrici del suo esecutivo sono al contempo causa ed effetto della “tribalizzazione” denunciata pubblicamente nel 2015 dall’ex presidente Reuven Rivlin. Esito, questo, delle profonde e irrisolte contraddizioni di uno Stato nato e sviluppatosi in condizioni d’emergenza, la cui natura composita ha finora impedito di formulare una costituzione.
Per questo il passo indietro del governo, con la concessione di un periodo di trattative sulla discussa legge, è da leggersi come tregua e non come atto risolutivo di una disputa esistenziale, più e oltre che giuridica.
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