Tre volte a Gerusalemme
Fernando Gentilini
La nave di Teseo, 2020
Gerusalemme
emerge da queste pagine come un luogo di una bellezza quasi scandalosa,
spietata e contraddittoria, dove israeliani, palestinesi, ebrei ortodossi,
monaci cristiani, soldati, donne e uomini provenienti da ogni parte del mondo,
uniti idealmente da un rapporto speciale con la città, vi convivono fianco a
fianco senza mai integrarsi davvero gli uni con gli altri. Fernando Gentilini
sceglie di raccontare i suoi anni a Gerusalemme facendo parlare tre voci:
quella dei luoghi, quella della politica mediorientale e quella dei libri degli
altri. Il risultato è un diario atipico, dove le tante identità diverse
sembrano sfumare e mescolarsi tra loro, in un andirivieni tra passato e
presente, tra realtà e finzione letteraria, tra grandi speranze e indicibili
sofferenze.
Israele. Prosperità senza pace
Claudia De Martino
Castelvecchi, 2020
Mentre il mondo è impegnato nella lotta al
Covid-19, la sbandierata annessione israeliana di parte della Cisgiordania
potrebbe comportare la fine del conflitto israelo-palestinese dopo oltre
settant’anni. Grazie al consenso dell’Amministrazione Trump, allo Stato ebraico
si offre un’opportunità storica di proclamare una vittoria netta e
irreversibile, rendendo impossibile la creazione di uno Stato palestinese nei
Territori Occupati. Tale annessione sarebbe contraria al diritto internazionale
e ostacolerebbe la cooperazione regionale di Israele con gli Stati arabi, ma
non comporterebbe sanzioni per lo Stato ebraico né provocherebbe una Terza
Intifada di proporzioni tali da rovesciare gli attuali rapporti di forza.
Claudia De Martino analizza il quadro mediorientale dal punto di vista dei due
schieramenti, ricordando le tappe che hanno portato alla situazione odierna e
studiando gli scenari che possono ora delinearsi.
La croce e la kefiah
Storia degli arabi
cristiani in Palestina
Paola P
izzo
Salerno editrice, 2020
Arabi, cristiani e palestinesi. Molte identità in una storia ricca
e complessa, minacciata da opposti nazionalismi e risorgenti estremismi.
La croce e la kefiah: due simboli che sembrano in contraddizione
l’uno con l’altro, eppure la storia dimostra il legame ancora vivo tra una
terra, la Palestina, e una fede, quella dei cristiani, da sempre a contatto. Ma
dopo le rivolte della Primavera araba tutto è cambiato in Medio Oriente.
Specialmente per i cristiani. Assistiamo oggi all’erosione di comunità
antichissime che rischiano di scomparire. Sono comunità cosí importanti per
l’identità dei loro paesi che definirle «minoranze» appare riduttivo se non
addirittura offensivo. Ma qual è la loro storia? Quale futuro attende i
cristiani arabi in Palestina? Il multiconfessionalismo tradizionale del Medio
Oriente è uno dei bersagli dei conflitti in corso.
Questo libro vuole rendere
giustizia a una storia antica e attuale, con la preoccupazione che, se cade la
convivenza multireligiosa in Palestina, potrà estinguersi in tutto il Medio
Oriente. Se questo avvenisse, sarebbe una sconfitta per tutti, musulmani,
cristiani ed ebrei insieme.
Imperi islamici
Quindici città che riflettono una civiltà
Justin Marozz
i
Einaudi, 2020
Dalla
Mecca a Damasco, da Baghdad a Córdoba, da Gerusalemme al Cairo, da Samarcanda a
Costantinopoli e Beirut... la storia della ricca e multiforme civiltà islamica
raccontata attraverso le sue piú fulgide città; una storia lunga quindici
secoli, dagli inizi nel VII secolo fino all'incredibile ascesa di Doha nel XXI
secolo.
Storia di un abito inglese e di una mucca ebrea.
Suad Amiry
Feltrinelli, 2020
Palestina, 1947. Giaffa è una città viva di mercati, caffè, strade affollate, aperta sul mare pescoso e chiusa da distese immense di aranceti profumati. Subhi è un ragazzo che sogna di diventare il miglior meccanico della città. In effetti è un talento e quando riesce a riparare una pompa d’irrigazione, il ricco uomo d’affari che lo ha messo alla prova gli fa confezionare, in segno di riconoscenza, un abito inglese in lana di Manchester. Subhi è al settimo cielo e con quell’abito acquista una nuova consapevolezza di sé e della città in cui si muove, ma soprattutto immagina di indossarlo, malgrado il caldo, per fare colpo sulla ragazza dei suoi sogni, la giovanissima e bellissima Shams…
La tua bellezza.
Sahar Mustafah
FeMarcos y Marcos, 2020
Un uomo armato entra in un liceo femminile islamico e stermina ragazze innocenti. È americano, è bianco; il fucile automatico l’ha comprato online. Afaf è la preside del liceo, una palestinese a Chicago, sradicata dalla sua terra. Dallo stanzino dove si era ritirata a pregare, sente gli spari e si prepara all’impensabile. Nel tempo vorticoso dell’attesa, risente le note struggenti dell’oud che il padre suonava la sera, i profumi prelibati della cucina di sua madre; rivive lo strappo di una sorella scappata di casa, l’amore per il fratellino Majid. Mentre Afaf lottava per affermare la propria identità islamica in un ambiente ostile, l’assassino americano, in una casa senza ricordi e senza radici, succhiava il rancore cieco che lo bombardava da ogni schermo. Maturava la sua condanna senza appello. Afaf sente i passi dell’assassino, sempre più vicini, e non fugge, lo aspetta. Vuole guardarlo in faccia. Vuole capire perché.
Il mare nel deserto.
Quelli che furono «rapiti» in Siria
Salvatore D’Antona
Città Nuova, 2020
Ambientato in Siria dove sette anni fa è stato rapito padre Paolo Dall’Oglio e di cui non si hanno più notizie. Il libro narra la storia di un suo confratello, padre Jacques Mourad, rapito anche lui nel 2015 e liberato dopo più di quattro mesi di prigionia.
La Siria promessa.
Hala Kodmani
Francesco Brioschi Editore, 2020
Dopo essere stato obbligato a lasciare la Siria in seguito alle sue critiche al regime, il diplomatico Nazem ha trovato in Parigi una nuova casa. Nel tempo ha imparato ad apprezzarne i viali alberati, i colori, le boulangerie e le molte opportunità. Mentre della Siria critica la deriva autoritaria degli Assad e rimpiange il periodo glorioso delle lotte per l’indipendenza, la rinascita araba e la fine dei colonialismi. Un giorno, poco dopo la scomparsa di Nazem, ad Hala viene riproposto per caso l’indirizzo di posta del padre. E se gli scrivesse? E se fosse davvero possibile ristabilire un dialogo? È proprio grazie a questo scambio immaginario di messaggi che Hala comincia a dare un senso alla patria acquisita, la Francia che ha dato loro sicurezza e opportunità, e alla Siria, dalla quale sono rimasti profondamente delusi, ma per cui non hanno mai smesso di sentire una profonda nostalgia.
Un romanzo epistolare, uno scambio di lettere tra una figlia e il padre scomparso, che ripercorre le tappe della storia recente della Siria, dalla lotta per l’indipendenza, alla dittatura degli Asad e all’esilio dei protagonisti. Hala Kodmani è una giornalista e scrittrice franco-siriana che scrive per Libération.
Con Martini a Gerusalemme.
Marco Garzonio
Edizioni Terra Santa, 2020
Per chi vuole scoprire il mistero della Terra Santa nelle parole di un grande esegeta, una guida d’eccezione, un padre e un maestro che sentiva di appartenere a questa terra in spirito di fraternità e di dialogo.
La verità nell’amore.
Omelie e scritti pastorali di mons. Luigi Padovese (2004-2010)
Luigi Padovese
Edizioni Terra Santa, 2020
Le omelie e gli scritti del vescovo ucciso in Turchia il 3 giugno 2010
Purgatorio arabo.
Il tradimento delle rivoluzioni in Medio Oriente
Marcella Emiliani
Edizioni Terra Santa, 2020
Nella primavera del 2011 il mondo arabo è stato investito da una serie di proteste radicali che chiedevano un reale cambiamento dei regimi politici al governo. Dopo decenni di dittature militari, di corruzione generalizzata, malversazioni, inefficienza amministrativa e sperpero delle risorse nazionali, per un breve spazio di tempo è sembrato che finalmente la democrazia stesse per affermarsi anche in Medio Oriente. Il sogno si è infranto quasi subito nella tragedia: la sanguinosissima guerra civile in Siria, i conflitti tribali e petroliferi in Libia che hanno smembrato quella parvenza di Stato che era la Jamahiriyya di Gheddafi, le guerre religiose che nella penisola arabica hanno ridotto alla fame lo Yemen. Tunisia a parte, ovunque la richiesta di democrazia è stata disattesa, ovunque i problemi economici e demografici sono rimasti irrisolti, ovunque si è preferito utilizzare la forza per affrontare le tensioni tra Stato e società civile.
Ripercorrere la storia di questa stagione è fondamentale per comprenderne fino in fondo le ragioni, per analizzare le responsabilità e per prevedere le conseguenze che essa avrà anche sulla nostra parte di mondo. Una lettura indispensabile per chiunque voglia approfondire le contraddizioni e i conflitti del nostro tempo, soprattutto in un paese come l’Italia che dal legame con il mondo arabo viene direttamente coinvolto.
Le Bugatti di Marsiglia.
Henri Verneuil
Edizioni Terra Santa, 2020
In fuga dal genocidio del loro popolo, arrivano a Marsiglia dopo un avventuroso viaggio in mare cinque fragili sagome: un padre, una madre, il figlioletto di soli quattro anni, Achod, e le sue due zie. Per bagaglio, un piccolo fagotto e, come unico patrimonio, otto bottoni rivestiti di stoffa cuciti sul vestito della mamma: otto monete d’oro. Tre donne e un uomo indigenti, che non parlano francese, e che hanno un solo scopo: vivere e prosperare per amore del piccolo Achod. Al capezzale della morente Mayrig, «mammina» in armeno, questo figlio scampato all’orrore – ormai adulto e professionista affermato – torna alla sua vita di bimbo e di adolescente, rievocando i sentimenti e le emozioni, le fatiche e le speranze di un piccolo apolide che ha combattuto per crescere e affermare la propria identità in un Paese straniero. Un racconto intimo e poetico, ricco di squarci e di aneddoti che lasciano spazio al sorriso, all’umorismo e alla speranza. Uno struggente inno alla lotta per la sopravvivenza e agli affetti familiari. Un’acuta riflessione sul valore delle proprie radici.
Il Dio inerme.
Storia di don Andrea Santoro
Francesco Castelli
San Paolo edizioni, 2020
Il 5 febbraio 2006 don Andrea Santoro era raccolto in preghiera nella sua chiesa a Trabzon, in Turchia, quando un uomo, alle spalle, gli puntò una pistola sparandogli due colpi. Come era finito in quel luogo uno stimato parroco romano? Cosa aveva spinto un sacerdote preparato e amato dalla sua gente a trasferirsi in Anatolia per svolgere un ministero di frontiera? Quale messaggio voleva dare o cosa intendeva costruire? A tutte queste e ad altre domande risponde il presente volume, che racconta la storia di don Andrea avvalendosi per la prima volta del carteggio personale, delle fonti pastorali, del diario privato, della preziosa testimonianza dei familiari e di coloro che gli sono stati vicino. Per tanti aspetti, come ben evidenzia l'autore, quella di don Andrea è la storia di un uomo e di un sacerdote alle prese con una personalità ricca, ma a tratti insoddisfatta, che dopo un lungo itinerario, geografico e interiore, incontra il Dio inerme, quel Dio che, come Gesù a Nazareth, vive accanto a ciascuno degli uomini prima di svelare la sua presenza. Di questo Dio don Andrea ha voluto essere testimone fino al dono della sua vita.
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