La biblioteca orientale.
Illuminismo e islam
Alexander Bevilacqua
Hoepli, 2019
Tra Sei e Settecento, una comunità pionieristica di studiosi europei realizzò la prima traduzione accurata del Corano in una lingua europea, ricostruì l'evoluzione delle arti e delle scienze islamiche e scrisse la storia dei popoli musulmani attingendo a fonti arabe: nasceva così la visione contemporanea della civiltà islamica in Occidente. Alexander Bevilacqua racconta una complessa storia intellettuale ricostruendo – da documenti in arabo, inglese, francese, tedesco, italiano e latino – i viaggi e i percorsi di studio che eruditi cattolici e protestanti intrapresero per procurarsi manoscritti arabi e comprenderli. Ne risultò un patrimonio di conoscenze che aveva un grosso debito nei confronti delle tradizioni musulmane, soprattutto ottomane: traduzioni, antologie e opere storiche delle quali pensatori come Voltaire e Edward Gibbon assorbirono non solo i contenuti ma anche le interpretazioni, incorporandoli nel pensiero illuministico.
Questo libro mostra come la curiosità dell'Occidente nei confronti dell'Islam e delle sue tradizioni religiose e intellettuali non fu figlia di un interesse laico, bensì dell'impegno di una comunità di dotti cristiani che seppe esprimere una visione nuova dell'Islam lasciandola in eredità all'Occidente.
Storia dell’ebraismo
Martin Goodman
Einaudi, 2019
L’ebraismo ha mantenuto invariata la sua fortissima identità nonostante le innumerevoli forme e credenze che hanno costellato il suo corso millenario. Il libro di Martin Goodman offre la prima storia complessiva della sua nascita, della sua evoluzione e delle sue diverse correnti e tradizioni. Dalle origini della religione ebraica nel mondo politeistico del secondo e primo millennio al culto del tempio d'epoca cristiana, Storia dell'ebraismo racconta le vicende di rabbini, mistici e messia medievali e agli albori dell'età moderna, descrive le varietà religiose contemporanee dall'Europa alle Americhe, dall’Africa all’India e alla Cina, così come le istituzioni e le idee sulle quali si fonda ogni forma di ebraismo. Intrecciando i diversi fili del dibattito filosofico e dottrinario che attraversa tutta la sua storia, questo libro, autorevole e coinvolgente insieme, restituisce la cronaca di una tradizione fondamentale per l’eredità spirituale umana.
L’asino del Messia
Wlodek Goldkorn
Feltrinelli, 2019
«Guarda, questi sono i luoghi di re David, dei profeti». Nel 1968 Wlodek Goldkorn è un ragazzo gettato dal cuore dell’Europa alle strade di Gerusalemme. Con la sua famiglia è costretto a lasciare Varsavia, da apolide, da «non cittadino», e va in Israele, per trovare una terra in cui poter essere libero. Da un luogo perduto a un luogo da conquistare. «Osservavo mio padre, con le mani saldamente aggrappate alle assi del camioncino. Era di fronte a me. Lo sguardo rivolto fuori, i miei occhi pieni della curiosità di imparare a memoria il nuovo paesaggio della patria». Goldkorn prova interesse per la sua nuova terra, ma anche attrazione per tutto ciò che è arabo. Con un formidabile esercizio della memoria, lo stesso protagonista del Bambino nella neve racconta Israele e Gerusalemme: non solo la città reale, ma anche le altre Gerusalemme, immaginarie e sognate. Riflette sui simboli e sulle identità, su quella sovrapposizione dei ricordi e dei luoghi che ha qualcosa di morboso e artificiale. Parla dello scarto fra l’ideale sionista di creare un ebreo nuovo, pioniere e agricoltore, e la realtà che ha riprodotto il vecchio mondo, popolato dai fantasmi della Shoah. Ma si dichiara innamorato della lingua ebraica e della grande letteratura israeliana, quella di Amos Oz e di Lea Goldberg.
La chiave del suo racconto è la nostalgia del futuro, che mette in moto il bisogno di ricostruire un passato denso di dolore e di violenza, ma anche il desiderio di conoscere e amare che appartiene a ogni adolescente impegnato nella fatica di diventare uomo.
«Sono un devoto, di più, un fanatico della memoria degli sconfitti e rivendico con tutte le mie forze la dignità della disfatta».
Dal cuore dell’Europa a Gerusalemme alla ricerca di una patria.
Un viaggio fra le contraddizioni e i tradimenti dell’identità.
I miei ultimi 10 minuti e 38 secondi in questo strano mondo.
Elif Shafak
Rizzoli, 2019
La chiamavano Leila Tequila a casa e al lavoro, nell’edificio color palissandro sulla viuzza cieca che acciottolava giù verso il porto, annidata fra una chiesa e una sinagoga, negozi di lampadari e kebabberie: il vicolo che ospitava i più antichi bordelli autorizzati di Istanbul.Dieci minuti e trentotto secondi dopo che il cuore di Leila smette di battere la sua mente è in piena coscienza e quello che accade è sorprendente: scene cruciali della sua esistenza rivivono attraverso il ricordo dei sapori più intensi che abbia mai provato. Lo stufato della capra che suo padre aveva sacrificato per celebrare la tanto attesa nascita di un figlio maschio; la miscela di zucchero e limone che sobbolliva sul fornello, usata dalle donne per la ceretta mentre gli uomini andavano a pregare nella moschea; il caffè scuro e forte al cardamomo, per sempre legato alla via dei bordelli… Leila sta morendo, ma la sua anima lavora, implorando di essere salvata mentre abbandona il corpo. Ma cosa è successo a Leila, la prostituta, trovata cadavere di fronte a un campo di calcio umido e buio, dentro un bidone dell’immondizia con i manici arrugginiti? Elif Shafak ritorna con un romanzo duro e luminoso, dettato da una necessità ineludibile, un romanzo che ospita la realtà tutta. Ed erige davanti ai nostri occhi una città lacerata e nervosa, affamata di libertà, una città femmina che salva e condanna.
Qatar Papers.
Il libro nero dell’islam
Christian Chesnot, Georges Malbrunot
Rizzoli, 2019
Uno dei cinque pilastri dell’Islam è la carità, l’obbligo per il fedele di «purificare» le proprie ricchezze destinandone una quota alle categorie più svantaggiate della società. Qatar Charity, organizzazione non governativa fondata a Doha nel 1992, nasce con lo scopo di assistere e migliorare le condizioni di vita dei soggetti più bisognosi, un compito che assolve non solo nei ristretti confini dell’Emirato ma anche tra le comunità islamiche di altre nazioni, destinando fondi per la costruzione di moschee, scuole, centri culturali e altri beni immobili. In un’indagine esclusiva che dall’Europa arriva all’Italia, due esperti di geopolitica mediorientale hanno seguito le ramificazioni finanziarie di Qatar Charity nel nostro continente, analizzando un’imponente mole di documenti riservati, comunicazioni interne, ricevute di versamenti. L’immagine che emerge è quella di un supporto capillare, benché molto discreto, ai movimenti islamisti europei, in particolare alle associazioni che fanno capo ai Fratelli musulmani. E tra i principali finanziatori della Ong figurano persone molto vicine allo stesso emiro. Questo rapporto getta un’ombra grigia sui rapporti tra il Qatar e i Paesi europei, in un momento in cui l’Emirato, ai ferri corti con gli altri Stati arabi e accusato di fomentare il terrorismo internazionale, cerca di rilanciare la propria influenza effettuando cospicui investimenti nel vecchio continente (a cominciare dall’Italia), dall’industria al settore immobiliare fino al mondo dello sport. Ma come può l’Europa resistere al soft power dello Stato arabo, quando la sua ingerenza economica e politica ha raggiunto un livello senza precedenti?
Uscire dal caos.
Le crisi nel Mediterraneo e nel Medio Oriente
Gilles Kepel
Raffaello Cortina Editore, 2019
L’orrore del “califfato” dell’Isis nel Levante tra 2014 e 2017 e il terrorismo su scala planetaria sono stati una paradossale conseguenza delle “primavere arabe” del 2011, che pure erano state celebrate in quanto “rivoluzione 2.0”. Come ha fatto a instaurarsi il caos e sarà possibile uscirne in seguito all’eliminazione militare dello “Stato islamico”? Questo libro inquadra gli eventi nel loro contesto, a partire dalla “guerra del Kippur” del 1973, a cui seguirono l’esplosione dei prezzi del petrolio e la proliferazione del jihad. Viene poi proposto il racconto completo delle sei principali sollevazioni arabe, dalla Tunisia alla Siria. Si descrivono infine le linee di frattura nel Mediterraneo e nel Medio Oriente, chiarendo quali scelte attendano i capi di Stato, così come i popoli di quelle regioni, ma anche i cittadini d’Europa. Uscire dal caos è il frutto di quattro decenni di ricerche sul mondo arabo e musulmano e di esperienza sul campo da parte di Kepel.
Scomparso.
Ahmed Masoud
Lebeg editrice, 2019
Ambientato a Gaza dagli anni Ottanta ai nostri giorni, il romanzo di Ahmed Masoud racconta l’affannosa ricerca da parte di Omar Ouda del padre Mustafa, scomparso una notte dalla casa di famiglia. Cosa è successo? È stato rapito dalle forze di occupazione israeliane o è una vittima delle lotte intestine tra gruppi palestinesi rivali? Oppure partito improvvisamente per motivi familiari? Con la sua ricerca, in cui è sostenuto dal fedele amico Ahmed, Omar attira però l’attenzione delle forze militari israeliane che lo costringono a scegliere tra la sua famiglia e la comunità, e a prendere decisioni che nessun ragazzino dovrebbe mai trovarsi a considerare.
Ahmed Masoud, nato e cresciuto nella Striscia di Gaza, si è trasferito poi in Gran Bretagna dove ha ottenuto un dottorato in letteratura inglese. Scrive testi per la radio e il teatro, ha fondato una compagnia di teatro e danza; “Scomparso” è il suo primo romanzo.
Una piccola morte.
Mohamed Hasan Alwan
Edizioni e/o, 2019
Tradotto in più di dieci paesi, Una piccola morte, biografia romanzata di uno dei padri del sufismo (la corrente mistica dell’Islam), è un romanzo storico, d’avventura, di viaggio e d’amore, che restituisce un’immagine del santo sufi ripulita dall’alone di leggenda: Ibn ‘Arabi uomo in carne e ossa, che si sposa e divorzia, che piange e ride, che viaggia alla ricerca del senso della vita. Il titolo si riferisce proprio a un detto di Muhyi-d-din Ibn ‘Arabi: «L’amore è una piccola morte».
In questo ambizioso romanzo, Mohamed Hasan Alwan ci conduce in un’epoca lontana, a cavallo tra il XII e il XIII secolo, ricostruendo passo dopo passo e con dovizia di particolari la vita del “sommo maestro” Muhyi-d-din Ibn ‘Arabi, uno dei più grandi sheikh sufi di tutti i tempi, filosofo, mistico e poeta la cui opera ha influenzato molti intellettuali e mistici tanto in Oriente quanto in Occidente (secondo alcuni studiosi avrebbe influenzato, seppur indirettamente, anche Dante Alighieri e San Giovanni della Croce). In apertura del romanzo, Alwan immagina Ibn ‘Arabi, in eremitaggio su una montagna in Azerbaigian, intento a scrivere la propria autobiografia. Le pagine che seguono ripercorrono, sotto forma di narrazione in prima persona, l’intera vita del mistico musulmano, sempre legata a doppio filo agli eventi storici e politici dell’epoca, che hanno influito, spesso in modo diretto, sul suo vissuto quotidiano e sul suo percorso esistenziale.
Corriere di notte.
Hoda Barakat
La nave di Teseo, 2019
In viaggio dal mondo arabo verso l’occidente, per trovare asilo e un nuovo inizio: uomini e donne che incrociano i loro destini per fuggire dal passato e si scontrano con l’illusione del futuro, la possibilità del fallimento. Corriere di notte ha la forma di un romanzo epistolare atipico e struggente che raccoglie l’ultima lettera scritta da ciascun personaggio: un clandestino albanese scrive alla donna amata, un’amante aspetta il suo uomo in una camera d’albergo, un ex carceriere in fuga si rivolge alla sua famiglia, una donna racconta al fratello che la loro madre è morta, un giovane omosessuale si dichiara al padre. Queste confessioni, disperate e appassionanti, sono il tentativo di tenere insieme i pezzi di una storia corale e identitaria, che racconta delle contraddizioni della società araba, della violenza sfaccettata, del potere, della fuga, del miraggio condiviso di un luogo in cui è ancora possibile vivere. Ecco che, proprio sul punto di perdersi, le lettere incontrano un’improvvisa deviazione nel loro cammino, un destino inatteso in cui l’urgenza della parola riuscirà a risuonare anche nel paesaggio sordo e chiassoso di un mondo in dissoluzione, dove tutto potrebbe crollare eppure non cessa di chiamare forte la vita, l’amore.
Abbracciarsi sul ponte di Brooklyn.
Ezzedine C. Fishere
Francesco Brioschi Editore, 2019
Tutto è pronto per la cena. Nel suo appartamento di New York, il professor Darwish attende gli amici e i familiari che ha invitato per il ventunesimo compleanno della nipote Salma. E mentre è intento a riordinare la sua biblioteca, gli ospiti si mettono in viaggio per raggiungerlo, chi da altri sobborghi della città, chi dal Canada, chi da Miami. Ognuno viene da solo, ma tutti hanno in comune le stesse radici, ben piantate in Egitto, e una vita trascorsa lungo quel confine che separa e unisce Oriente e Occidente. Sulla strada la giornata si infittisce di incontri, imprevisti, contrattempi. E segna un’importante tappa nel cammino verso la ricerca di sé. Ezzedine C. Fishere disegna un mosaico interiore di sorprendente vitalità, dove il confronto con l’altro è capace di riscrivere le più comuni leggi umane sulla famiglia, l’amicizia, l’amore.
Un monaco in ostaggio.
La lotta per la pace di un prigioniero dei jihadisti
Di Jacques Mourad, Guillem Amaury
Effatà, 2019
Il 21 maggio 2015, Jacques Mourad viene rapito nel suo convento di Mar Elian da due jihadisti dell’organizzazione denominata Stato Islamico. Durante la sua prigionia viene ripetutamente torturato e sfiora più volte la morte, ma proprio in quella drammatica situazione fa un’esperienza ancor più radicale: quella della grazia di Dio e della forza della preghiera, attraverso le quali arriva a gustare una pace e un coraggio fino ad allora sconosciuti. Dopo cinque mesi, aiutato da amici musulmani, riesce miracolosamente a fuggire. Nel corso di questo racconto sconvolgente, padre Mourad ripercorre la sua infanzia, la sua vocazione e la storia della sua comunità impegnata nell'amicizia con i musulmani e a servizio della pace. Infine, invita anche ciascuno di noi a compiere un’irrevocabile scelta di non violenza, di incontro, di perdono, di amore incondizionato e di preghiera, senza la quale il mondo rischia di sprofondare sempre di più nella violenza.
Presentazione di Andrea Riccardi.
Gerusalemme la città impossibile.
Chiavi per comprendere l’occupazione israeliana
Di Meir Margalit
Edizioni Terrasanta, 2019
«Questo libro nasce dal bisogno imperioso di comprendere i meccanismi che regolano la città in cui abito, che amo e per la quale soffro. Sono di Gerusalemme. Non potrei vivere in nessun’altra città e le barbarie che il governo sta perpetrando nella sua parte palestinese non mi danno tregua. Il mio obiettivo, con quest’opera, è di smantellare il modello di potere e repressione imperante a Gerusalemme e il sistema neocolonialista che regola il suo perverso funzionamento. Questo libro è il risultato di trent’anni di lavoro e di attivismo, in tre ruoli assai rilevanti: quello del politico, del funzionario pubblico e dell’attivista pacifista. Ma, soprattutto, ho scritto queste pagine come abitante di Gerusalemme, intrappolato in una rete intessuta con fili invisibili di amore e dolore. Vedo con angoscia come la città che amo mi volta le spalle e si chiude a tutti coloro che non concordano con la linea di destra e religiosa imperante» (dall’Introduzione dell’Autore).
L'ANIMA DI UN PASTORE
Di don Andrea Santoro
Edizioni San Paolo, 2019
Che cosa conosciamo di don Andrea Santoro, a parte la data e le circostanze della sua morte? Che cosa lo ha portato da Roma a Trabzon, Turchia? Quali relazioni ha intessuto? Quali passioni lo hanno mosso? E soprattutto, come ha vissuto la propria fede e la propria chiamata sacerdotale? Le lettere qui raccolte aiutano a ricostruire il profilo spirituale di un uomo mosso da una profonda cura pastorale nei confronti del popolo di Dio che gli è stato affidato e che vorrebbe condurre a Cristo. Allo stesso tempo, lo accompagna costantemente il desiderio di recarsi in missione in Medio Oriente. Lo muove un sentimento di gratitudine nei confronti della Chiesa madre. Lo alimenta una fede che si radica nella Parola di Dio e nel servizio agli altri. Nella loro immediatezza, le lettere ci restituiscono anche il suo travaglio interiore e la ricchezza e intensità delle sue relazioni familiari e amicali. Un documento prezioso per comprendere una vita che ha reso testimonianza fino al sacrificio estremo.
Per migliorare l'esperienza di navigazione delle pagine e di fruizione dei servizi, questo sito utilizza cookie tecnici e analitici. Cliccando conferma, acconsenti all'uso dei cookie. Cookie Policy.