Sant’Ignazio di Loyola
Gli scritti
Ignazio di Loyola
Ed. ADP, 2007
Dopo un’introduzione generale e una sintetica cronologia della vita del santo, il libro propone tutte le sue opere, ognuna preceduta da una spiegazione delle caratteristiche principali che la contraddistinguono. Sia le presentazioni sia le note hanno un taglio spirituale in modo che i testi del fondatore della Compagnia di Gesù non siano solo letti, ma anche meditati e «gustati».
Esercizi Spirituali
Ignazio di Loyola
a cura di Gaetano Piccolo SJ
Ed. Garzanti, 2016
Questa nuova edizione del testo degli Esercizi Spirituali riprende, con alcune varianti, la traduzione ultimata nel 2001 dalla Commissione istituita da Vittorio Liberti SJ e pubblicata dal Centro Ignaziano di Spiritualità.
Se le edizioni precedenti avevano cercato di offrire una traduzione accurata, arricchita da note preziose circa le diverse versioni dei manoscritti del testo originario degli Esercizi Spirituali, la versione che viene qui presentata si rivolge piuttosto al lettore incuriosito dal libretto degli Esercizi Spirituali e in generale dai temi e dal linguaggio della spiritualità ignaziana.
Il testo è più agile (eliminando sia il testo spagnolo a fronte, sia i rimandi ai manoscritti) ma include, per ciascuna delle sezioni più importanti, brevi introduzioni che aiutano a entrare nei grandi temi della spiritualità ignaziana. Il tentativo è quello di far emergere il valore della spiritualità ignaziana per il mondo di oggi. Lo scopo di questa edizione è dunque quello di avviare un dialogo tra la spiritualità ignaziana e la cultura contemporanea.
Autobiografia
Ignazio di Loyola
a cura di Tommaso Guadagno SJ
Ed. ADP, 2014
L'Autobiografia di S. Ignazio di Loyola, nota anche come Il racconto del pellegrino, è un testo fondamentale della spiritualità ignaziana e una risorsa indispensabile per conoscere la personalità del fondatore della Compagnia di Gesù. S. Ignazio era un uomo umile e riservato, che non amava parlare di se stesso. Se raccontò la storia della sua esperienza personale, fu solo perché la richiesta insistente di alcuni confratelli gli fece comprendere che gli ascoltatori e i futuri lettori, intuendo il significato universale di quanto era a lui accaduto, avrebbero potuto trovare aiuto e orientamento per il loro cammino umano e spirituale.
Scarica il testo in PDF a cura della Provincia d’Italia della Compagnia di Gesù:
Ignazio di Loyola
Solo e a piedi
José Ignacio Tellechea Idígoras
Borla, 1990
J.I. Tellechea è un indagatore per vocazione, ha spolverato mezza Spagna del XVI secolo; ma in questo libro si butta dietro le spalle le citazioni erudite e la polvere degli archivi e traccia la biografia essenziale di un leale e povero vagabondo che percorre «solo e a piedi» tutte le strade della Spagna e dell'Europa con l'unico desiderio di arrivare a Gerusalemme, ansioso di posare il piede sulle orme di Gesù.
Tellechea parla pochissimo nel libro; lascia che Ignazio dialoghi con la gente, in giro per i villaggi, mendicando e mangiando «ciò che gli danno e quando gliene danno». La gente lo conosce come «l’uomo del sacco» e i bambini come «l’uomo santo», anche se qualcuno comincia a reputarlo un matto poco piacevole. Questo fatto gli procura dispiacere e sofferenza anche se comincia a pensare, come il suo conterraneo Unamuno, che «solo i matti sono nel giusto». Così arriva a Gerusalemme e torna a Roma che «è anche Gerusalemme», finché un giorno di ottobre del 1539 muore «nel modo naturale» come afferma un testimone.
Questo libro è un camminare continuo, tra gioie e contrattempi, ed è il libro più bello e luminoso che sia mai stato scritto su Ignazio. Un racconto semplice, come una stampa di un vecchio santorale, ma con un sottofondo di innumerevoli letture dalle quali è sgorgato questo profilo umano del figlio minore dei Loyola, sincero, rigorosamente storico, senza cliché inesatti sia dei partigiani sia dei detrattori. Un «classico» imprescindibile per chi voglia accostare la figura del «peregrino».
Un pellegrino che «comincia da Gerusalemme»
Esercizi spirituali sull’Autobiografia di Ignazio di Loyola con riferimenti al Cammino dell’uomo di Martin Buber
Francesco Rossi de Gasperis SJ
Ed. Paoline, 2014
Si tratta della trascrizione in stile colloquiale di un corso di Esercizi spirituali, dettati dall’autore nel 1990 a Villa San Giuseppe, a Bologna, in occasione di un «anno ignaziano». Gli Esercizi, di otto giorni, sono stati tenuti a un gruppo di gesuiti e ad altri amici sull’Autobiografia di sant'Ignazio. Poco prima di questo corso, l’autore aveva avuto modo di leggere Il cammino dell’uomo di Martin Buber, rimanendone colpito dalle molte similitudini tra l’esperienza spirituale di Ignazio di Loyola e l’insegnamento chassidico di Buber. Anche il cammino ignaziano descritto nell’Autobiografia, infatti, propone un itinerario per la crescita, la maturità, l’autenticità e segna le tappe cruciali del «cammino dell’uomo», come risalire la propria fonte, scegliere la propria vita e perseguirla con tutte le forze.
Gesuiti
Una storia da Ignazio a Bergoglio
John W. O'Malley
Vita e Pensiero, 2014
L’elezione a papa di Jorge Mario Bergoglio ha innescato un forte processo di rinnovamento che sta segnando profondamente la vita della Chiesa. Tra le grandi novità c’è anche il suo essere gesuita, il primo papa gesuita della storia: un’eventualità parsa per secoli quasi impensabile, che ha suscitato un’ondata di curiosità nei confronti della Compagnia di Gesù. Chi poteva soddisfare questo diffuso interesse meglio di un grande storico della Chiesa appartenente proprio all’ordine dei gesuiti, quale John O’Malley? Impresa non facile: quella della Compagnia di Gesù è infatti una storia ricca e complessa, abbraccia secoli, culture e continenti diversi ed è stata oggetto di giudizi molto contrastanti. Perché i gesuiti divennero quasi da subito anche poeti, astronomi, architetti, antropologi, imprenditori teatrali e molto altro, in un coinvolgimento nella cultura laica che non aveva precedenti per un ordine religioso e che finì per essere interpretato in modo dualistico: i gesuiti o erano santi o erano demoni.
La ricostruzione di O’Malley ci restituisce un ritratto a tutto tondo dell’ordine, tra soppressioni e rifondazioni, fama e martirio, in un vivace racconto che parte da Ignazio per arrivare a papa Francesco, volutamente sintetico e concreto, narrato con lo stile che è ormai la cifra di O’Malley: riferimento rigoroso alle fonti storiche e attenzione al dettaglio umano.
Guida del gesuita… a quasi tutto
Una spiritualità per la vita concreta
James Martin SJ
Ed. San Paolo, 2017
Finalmente un manuale per la vita spirituale adatto a tutti, senza fronzoli e capace di parlare un linguaggio semplice e appassionante. Centrato attorno al concetto ignaziano di «cercare Dio in ogni cosa», il libro di James Martin ci parla di relazioni, denaro, lavoro, preghiera, scelte (ossia di… quasi tutta la nostra vita), con serietà abbinata al senso dello humor, a tratti irresistibile, che rende questo autore amatissimo sia in America che nel mondo gesuitico.
Ricco di esempi, aneddoti tratti dall’autobiografia personale, ma anche dalle vite dei santi della Compagnia di Gesù, si inserisce nel novero dei grandi testi di spiritualità che parlano alle donne e agli uomini di oggi. Un libro che insegna, a chi avrà la pazienza (e la gioia serena) di leggerlo, «come si cerca Dio nelle cose e nelle persone che circondano la nostra vita (figli, mariti, mogli, amici, nonni, nipoti, compagni di lavoro, nemici…)» ma soprattutto come «Dio cerca noi» attraverso ogni avvenimento e ogni incontro che ci capita.
Il discernimento
Giacomo Costa
Ed. San Paolo, 2018
Come più volte indicato da papa Francesco, «oggi la Chiesa ha bisogno di crescere nel discernimento, nella capacità di discernere». Parlare di discernimento significa mettere a tema le occasioni o gli ambiti in cui sperimentiamo il dubbio, l’incertezza, la fatica di capire qual è la cosa giusta da fare, la direzione verso cui muovere il prossimo passo, che si tratti delle grandi decisioni della vita o delle tante opzioni che orientano il nostro stile di vita. Questo libro, ispirandosi alla prospettiva di fondo di papa Francesco, alla spiritualità che lo anima, al pensiero teologico che struttura le sue parole e azioni, vuole proporre qualche spunto per far cogliere al lettore che cosa è in gioco nelle diverse declinazioni di questa parola chiave. La speranza è che gli stimoli che il volume prova a offrire incoraggino a scavare più profondamente nella propria interiorità, per scoprire quel tesoro nascosto capace di riempire di gioia chi lo trova.
Desiderare e scegliere
Un percorso spirituale con Ignazio di Loyola
Paolo Bizzeti SJ, Sara Selmi, Sebastiano Nerozzi
EDB, 2018
Dal dialogo e dal confronto tra un vescovo e una coppia di sposi, accomunati da anni di amicizia e di fede condivisa, nasce questa catechesi cristiana per gli uomini e le donne di oggi. È un percorso che risponde alla moderna sensibilità laicale e si ispira alla Bibbia e agli Esercizi di Ignazio di Loyola.
Lontano sia dalle soluzioni indiscutibili e preconfezionate sia dal «fai da te», la spiritualità viene qui presentata non come il regno dei devoti, ma come la dimensione che offre un senso all'uomo di oggi e indica nel discernimento lo strumento per affrontare i problemi di fondo della vita quotidiana. La Chiesa viene considerata il luogo nel quale elaborare le decisioni da prendere, nel confronto con gli altri e con la secolare esperienza del popolo di Dio.
Testa o cuore?
L'arte del discernimento
Gaetano Piccolo SJ
Ed. Paoline, 2017
Un agile testo che propone al lettore di mettere ordine nella propria vita, invitando pensieri e sentimenti a fare pace tra loro. Come? Attraverso la preghiera e il discernimento. Il libretto è un’introduzione agli Esercizi di Ignazio di Loyola valida per tutti e in particolare per i giovani. Un cammino in cinque tappe per diventare più consapevoli di quello che si muove dentro.
Lettera a Voltaire
Contrappunti sulla libertà
Silvano Fausti SJ
Ed. Ancora, 2016
L’ultimo libro di Silvano Fausti, uscito postumo. Nato come reazione alla strage di Parigi del gennaio 2015, quella di Charlie Hebdo e delle rinnovate polemiche sullo «scontro di civiltà». È una riflessione sulla libertà e sui fanatismi che nascono dall'ignoranza e dal pregiudizio, e punta diritta al cuore stesso del mistero di Dio, rivelato nello «stile» di Gesù.Come aveva già fatto nella Lettera a Sila, padre Fausti usa lo strumento della pseudonimia: l'autore di queste «lettere sulla libertà» indirizzate a Voltaire sarebbe un «anonymus» gesuita settecentesco, già insegnante di filosofia del celebre illuminista (che ha davvero studiato in una scuola della Compagnia di Gesù). Nascosto dietro la maschera dell'anonymus, padre Fausti argomenta con passione e azzarda giudizi graffianti, polemici, spesso ben lontani dal politically correct.Un testo bruciante, che contrappone alle ragioni della Verità e dell'Ideologia la follia della Croce, rivelazione sempre sconcertante del Dio amore.
«Vivere è l'arte di una liberazione continua da ogni schiavitù di intelletto e volontà, da ogni ignoranza e vizio. Ed è gioia di crescere ogni giorno di più in libertà di amare».
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